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Un punto fermo della Cultura Pop, indossata dalle Star del passato, del presente e – ci giuriamo – del futuro.
Dal 1972, la Cortez è uno dei modelli di punta Nike, diventata una vera e propria dichiarazione di stile quando, sullo stage del Super Bowl del 1991, la Divina Whitney Huston la indossa in abbinata ad una tuta bianca e rossa, fascia in spugna bianca, mentre esegue l’Inno Nazionale Americano.
Più o meno negli stessi anni, compare nel lungometraggio di Robert Zemeckis “Forrest Gump”, con un Tom Hanks da Oscar; l’audace Swoosh e la suola a spina di pesce hanno reso la scarpa popolare a tutte le generazioni, dagli anni ’70 a oggi.
Nike ha prodotto più di 700 versioni e colorazioni della scarpa, collaborando con personaggi del calibro di Kendrick Lamar, Bella Hadid, la colossale serie Netflix “Stranger Things”, oltre che a Maison come Comme des Garçons, brand come Supreme, Sacai, Clot…
La storia del suo nome è abbastanza singolare.
Nel libro biografico di Phil Knight, racconta che nel 1967 Onitsuka Tiger inviò a Bill Bowerman e allo stesso Phil Knight un prototipo di scarpa su cui stavano lavorando, (c’è da precisare che all’epoca il brand Nike si chiamana The Blue Ribbon e produceva scarpe per conto di terzi); chiedendo suggerimenti sul nome.
Di lì a breve si sarebbero tenuti i giochi Olimpici in Messico, così Bowerman propose il nome “The Aztec”: un omaggio alle popolazioni mesoamericane che abitavano anticamente quello che poi sarebbe diventato il Messico.
Ma c’era un problema di Copyright: adidas aveva lanciato una scarpa da corsa chiamata Azteca Gold e minacciava di fare causa a chiunque avesse osato copiare il nome.
I due discussero a lungo, fino a quando a Bowerman non venne l’intuizione: “come si chiamava quel tizio che prese a calci in culo gli Aztechi? Chiese a Knight: “Hernán Cortés”.
Il nome Aztec era stato già preso, così decisero di chiamarlo come l’uomo che conquistò gli Aztechi e prese la loro capitale: un chiaro segnale per adidas che la neonata Blue Ribbon le avrebbe fatto le “scarpe”, in tutti i sensi.
Così, il nome Cortez diventa un simbolo delle atrocità della colonizzazione.
I due non potevano saperlo all’epoca, ma la Cortez sarbbe stata una delle scarpe più importanti della storia di Blue Ribbon, oltre che ad una delle più importanti del ventesimo secolo: intramontabile come le adidas Stan Smith e le Converse Chuck Taylor.
Ciò che ha segnato la storia delle Nike Cortez sono state anche le collaborazioni citate prima.
Qui, trovi la classifica delle Top 3 collaborazioni Nike Cortex
In occasione della Paris Fashion Week 2018, Rei Kawakubo ha sconvolto il modello classico Nike con un platform estremo e motivi optic, a scacchi o righe: un’omaggio all’arte Camp, che prevede l’uso deliberato, consapevole e sofisticato del kitsch nell’arte, nella moda e nel design.
In occasione della Paris Fashion Week, COMME des GARÇONS ha presentato la collezione autunno/inverno 2018.L’idea di COMME des GARÇONS era quella di portare la sneakers ad una dimensione più sofisticata, originale e provocatoria.
In questa collab in occasione della Fall/Winter 2022, lo stile essenziale giapponese di Sacai diventa massimalista, aggiungendo dettagli quali una suola sovrapposta e sovradimensionata, contrassegnata dall’unità Zoom Air nell’avampiede.
La colorazione scelta è quella OG del primo modello Cortez, del 1972.
La collab più recente, è quella con Clot, che prevede una silhouette assolutamente celebrativa della cultura Cinese, partria di Clot.
Le Cortez presentano una “sovra-scarpa” che ricorda le tipiche calzature tradizionali Cinesi: una sorta di ballerine essenziali, che si possono aggiungere – o sottrarre – alla silhouette della sneakers.
Un modello future-icon in uscita a Febbraio 2023.
Per festeggiare il glorioso passato, il brand ha appena lanciato il modello classico OG, con tutti i dettagli e la colorazione fedele alla versione originale del 1972.
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