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Il brand nato a Londra nel 2009 da Lev Tanju, è una miscela esplosiva ed eterogenea di un sacco di influenze, il primo della lista è sicuramente lo skate. Ma non è quel tipo di cultura skate tutta West Coast, T-Shirt Tie Dye fluo e capelli biondi ossigenati alla quale siamo abituati. É una questione molto più sotterranea, nel senso più stretto ed oscuro del termine, più grigio fumo e torbida, come i sobborghi di Londra, appunto.
In un appartamento dismesso di Waterloo – al centro di Londra – occupato più o meno abusivamente, ribattezzato amichevolmente “The Palace”, vivono Lev Tanju e i suoi amici: amanti dello streetwear di lusso e dei party, squattrinati, stilosi e pieni di idee.
Il gruppo incontra casualmente un fotografo della working class londinese, Alasdair McLellan.
McLellan non aveva idea della sottocultura skate inglese, li osserva con curiosità, folgorato da quegli amici dallo stile terribilmente inglese ma comunque non catalogabile, inizia a seguirli ovunque e, chiaramente, fotografarli nelle loro imprese più folli.
Frattanto The Palace segue la sua naturale evoluzione da idea creativa a brand Streetwear: Lev e i suoi amici iniziano a produrre un certo tipo di abbigliamento, molto vicino alla propria nicchia underground, che si rivela subito un successo.
Il logo deve rispecchiare quel mix indescrivibile di azione, creatività e non sense: un triangolo articolato con il nome del brand lungo tutti i suoi bordi, opera dell’illustratore Fergus Purcell, per esempio.
Palace vende T-Shirt, le felpe, i cap, i pantaloni e gli skateboard e lo fa con lo stile “The Palace”: le descrizioni del sito sono assolutamente decontestualizzate e parlano di tutt’altro, lasciando tutti spiazzati ed interdetti; piene zeppe di umorismo, satira sociale, opinioni forti e senza fronzoli, così come le categorie sul sito, assolutamente sui generis: “anatomia”, “animali”, “galateo”, “filantropia”, “romanticismo”, “viaggi”. L’unico elemento riconducibile al prodotto è la galleria foto.
Le altissime vendite online smentiscono ogni sorta di genio del marketing, copywriter o social media manager di tutto rispetto e le loro teorie da manuale di marketing, che ad ogni prodotto deve essere associata una descrizione chiara e inequivocabile.
In realtà, il sito di Palace rappresenta una strategia di marketing rivoluzionaria, che cattura l’attenzione in modo continuativo nel tempo: ogni utente è portato naturalmente a seguire il flusso di caricamento di ogni prodotto, drop o release caricato online, anche solo per la curiosità di leggere le descrizioni dei prodotti.
Ora, tutte le descrizioni del sito “The Palace Skateboards” sono diventate una raccolta unica, dal titolo “Palace Product Descriptions: The Selected Archive”: un libro edito da Phaidon e curato interamente dal founder Lev Tanju.
Palace Product Description è l’archivio ufficiale e stampato delle famigerate descrizioni più assurde trovate online sul sito; la prefazione è stata scritta dallo scrittore, poeta e critico letterario Sam Buchan-Watts, che inizia il suo discorso con una citazione di Ludwig Wittgenstein: “Un’opera letteraria seria può essere scritta interamente di barzellette”, ora potremmo aggiungere la descrizione dei prodotti, conclude Buchan-Watts.
“Palace Product Descriptions: The Selected Archive” è il libro definitivo per un regalo originale da fare a Natale, per gli appassionati di Streetwear, di skate, marketing creativo oppure di humor.
Libro da collezione Palace Skateboards è ora su blackboxstore.com e in store.
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