Streetwear Spotlight Cities: Tokyo.

Questo è “Streetwear Spotlight Cities”: uno sguardo approfondito sulle capitali più influenti della moda Streetwear.

 

Dopo Seoul, (se ti sei perso il primo editoriale, lo trovi qui), è il turno di Tokyo, una megalopoli in cui tradizione e tecnologia si fondono, dando vita a uno stile di strada unico, riconoscibile e autentico. Diamo uno sguardo ai look più audaci, alle tendenze più impattanti, ai brand affermati e a quelli da scoprire nella famosissima capitale del Giappone, dove tecnologia e tradizione coesistono perfettamente.

Streetwear Spotlight Cities: Tokyo

Nascita e diffusione dello streetwear a Tokyo.

I più esperti di streetwear diranno che questo stile è nato qui, tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90. Una cosa è certa: Tokyo ha avuto un ruolo cruciale nella diffusione della moda di strada. Tutto è iniziato alla fine degli anni ’50 con la distribuzione di film americani anche nel Paese del Sol Levante. Un film in particolare ha scatenato una febbre per lo stile americano senza precedenti: “Rebel Without A Cause” del 1956. Nella locandina per il mercato giapponese, James Dean indossa un Levi’s in denim scuro e cimosa all’orlo. Il film riceve un consenso senza precedenti e i giovani giapponesi – che, in un certo senso, avevano sempre attinto dalla moda americana, riutilizzando le divise dei soldati dell’ultima guerra mondiale – si scatena una corsa allo stile Dean, soprattutto per i pantaloni indossati dall’attore: i Levi’s.

A causa delle restrizioni della politica interna dovute alla limitazione delle importazioni dagli Stati Uniti (la seconda grande guerra era finita relativamente da poco), il denim più desiderato dai giovani diventa un bene prezioso e rarissimo. L’azienda Levi’s corre ai ripari, producendo una linea direttamente a Tokyo, ma non è sufficiente. La produzione non riesce a soddisfare una domanda così alta. A quel punto, sarti e artigiani giapponesi decidono di produrre internamente, con stoffe di qualità superiore, la propria versione del denim. Nasce così un prodotto che contraddistinguerà la cultura nipponica per la sua alta qualità e sartorialità applicata alla moda di strada. Questo, è il primo passo verso la vera nascita dello streetwear a Tokyo e nel resto del Paese.

Per approfondire, leggi anche: Big in Japan: storia del Denim più lussuoso al mondo.

Ma arriviamo agli anni ’90, un’altra tappa fondamentale nella storia dello stile giapponese. Ancora una volta, la cultura americana gioca un ruolo importante: questa volta, per la diffusione della musica rap. Quando i giovani abbracciano questa cultura hip-hop e lo skateboard, iniziano ad adottare il look dei loro rapper preferiti, ma reinterpretandolo con una sensibilità unica, autentica.

Nascono i primi brand streetwear che si ispirano a quelli americani, ma con un tocco raffinato, tessuti di qualità superiore e manifattura sartoriale.

Sono gli anni della vibrante street culture e dei quartieri alla moda come Harajuku e Shibuya, dove un negozio streetwear chiamato “Nowhere“, fondato da tre giovani e talentuosi designer: Jun Takahashi, Nigo e Hiroshi Fujiwara, cambierà per sempre lo stile streetwear.

Per approfondire, leggi anche: I ‘Cool Kids’ di Urahara che hanno inventato lo Streetwear.

Tratti riconoscibili dello streetwear di Tokyo.

Lo Streetwear di Tokyo ha un’attitudine del tutto diversa da tutti gli altri stili nati per strada: la sua capacità di combinare elementi di alta moda e stile urbano non può essere paragonata a nessun’altra moda. I giapponesi, infatti, sono noti per la loro attenzione ai dettagli e per l’abilità di mescolare abilmente capi di abbigliamento di marche di lusso con pezzi vintage e di brand streetwear. Questo approccio caratterizza lo stile di Tokyo sin dagli albori. Inoltre, l’individualità è un aspetto fondamentale dello streetwear nato qui, con la possibilità di esprimere liberamente la propria personalità attraverso l’abbigliamento. Ne sono testimonianza le molteplici tendenze che nascono ogni anno nei quartieri come Ginza e Tsukiji.

Differenze rispetto allo streetwear nato altrove.

Mentre le altre capitali della moda si concentrano spesso su tendenze e brand globali, Tokyo ha una propria estetica e uno stile individuale, radicati nella sua cultura. Ciò si traduce in una cifra stilistica eclettica e avanguardista che si evolve continuamente, influenzando a sua volta altre metropoli di tutto il mondo. Uno spiccato minimalismo sartoriale di matrice tradizionale si incontra spesso con un eccesso di colore, pattern sovrapposti e tessuti disparati, abbinati con sagacia. Anche quando ritorna in auge qualche stile del passato, viene reinterpretato con dettagli ultramoderni e un approccio fresco, che crea uno stile nuovo e mai visto prima.

Brand streetwear di Tokyo da conoscere.

Tokyo ospita una serie di brand streetwear rinomati che hanno guadagnato prestigio a livello internazionale. Brand come A Bathing Ape (BAPE), Sacai, Fragment Design di Hiroshi Fujiwara, Ambush, Wacko Maria, Neighborhood e Undercover hanno stabilito nuovi standard nello streetwear, alzando sensibilmente il livello qualitativo dal punto di vista della manifattura, del design ricercato e della qualità dei materiali, e fondendo il concetto di alta moda con l’abbigliamento urbano. Brand streetwear come FDMTL, ad esempio, hanno fondato il proprio core business sulla lavorazione sartoriale e sull’altissima qualità dei tessuti, in particolare il denim trattato con dettagli tradizionali come i ricami sashiko e le stampe indigo, creando capi che raccontano una storia di tradizione e modernità.

Un altro esempio è Denim by Vanquish & Fragment, una collaborazione di successo tra il brand Vanquish e il rinomato designer Hiroshi Fujiwara. Le collezioni di Denim by Vanquish & Fragment sono caratterizzate da capi in denim di alta qualità, arricchiti da tagli moderni e lavaggi elaborati. L’estetica del brand è un mix equilibrato di eleganza e ribellione, con influenze punk e elementi iconici del design giapponese.

Non possiamo non citare l’estetica punk del designer Jun Takahashi e del suo brand Undercover, nato a Tokyo nel 2003. Conosciuto per il suo stile avanguardista e la sperimentazione concettuale, Undercover offre un mix unico di design contemporaneo e dettagli ricercati. L’estetica di Undercover non è rassicurante, ma presenta tagli insoliti e stampe audaci, talvolta scioccanti, che non passano inosservate.

Concludiamo con il marchio White Mountaineering, un marchio giapponese fondato dal designer Yosuke Aizawa nel 2006. Coniugando l’estetica outdoor con l’eleganza urbana, il brand crea capi funzionali e di alta qualità, caratterizzati da dettagli tecnici, pattern e un’attenzione meticolosa per i materiali. La loro abilità nel fondere moda e funzionalità ha reso il brand un punto di riferimento per gli amanti dello stile escursionistico e delle avventure all’aperto.

Conclusioni.

La nostra avventura tra le affollate strade di Tokyo si conclude qui. Abbiamo ripercorso le radici della cultura dello streetwear della capitale del Giappone, dato uno sguardo allo street style e ai brand più famosi, per avere un’idea chiara della cifra stilistica di questa incredibile metropoli, fucina di design, avanguardia e alta sartoria.

Scopri la nostra special selection di brand Made in Tokyo:

White Mountaineering

Porter & Yoshida

Medicom Toy

John Undercover

FDMTL

Denim by Vanquish & Fragment

Y-3

Non perdere la prossima puntata di “Streetwear Spotlight Cities”, ti porteremo a Los Angeles!

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